GRANDE-TERRE 2/2
Grande-Terre 2/2
Per visitare il resto di Grande-Terre abbiamo impiegato il secondo giorno della vacanza, recandoci dapprima nella parte nord-est. Questa linea di costa è molto differente dalle caraibiche spiagge della zona sud, perché è per la maggior parte formata da falesie e scogliere a picco sul mare, ed il microclima povero di precipitazioni ha favorito una vegetazione da ambiente più arido, con molti arbusti e qualche pianta grassa.
Continuando a percorrere la strada principale si raggiunge la frequentata spiaggia caraibica a nord di Port-Louis, ideale per fare il primo bagno della giornata e dare un primo sguardo alla foresta di mangrovie, poco più avanti.
In questa foresta, presente nelle lagune costiere dei climi tropicali ed equatoriali, le specie di piante presenti utilizzano a proprio vantaggio l’acqua salmastra per catturare i sali minerali di cui hanno bisogno per vivere, ed eliminano il sale in esubero dalle foglie. La sorprendente foresta che ne risulta è impenetrabile ed ombrosa, ed è l’habitat di molti uccelli quali cormorani ed aironi.
Dopo aver visto una lotta all’ultima chela tra granchi della laguna salata, siamo tornati alla macchina e ci siamo diretti prima ai ruderi di quella che un tempo era la prigione degli schiavi di Petit-Canal, e poi al vecchio porto coloniale.
La spiaggia di Babin, lì vicino, non ci ha particolarmente impressionato, così nel pomeriggio ci siamo diretti in un’altra delle spiagge del sud, più precisamente la spiaggia di Petit-Havre, tra Sainte-Anne e Le Gosier, dove c’era un dj set.
Se anche voi preferite il silenzio come le iguane, dirigetevi a destra e percorrete il sentiero nella boscaglia: vi ritroverete ad osservarle sugli alberi che sovrastano una piccola e nascosta insenatura!
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