Ibiza, la vita oltre la notte
Ibiza, la vita oltre la notte
Durante il corso della nostra crescita personale associamo ad ogni parola imparata una precisa idea, che alcune volte non deriva dalla nostra esperienza diretta, bensì dalla società, che generalizza confezionandocela come verità assoluta.
Questa idea che abbiamo su quel qualcosa, infine, difficilmente cambierà, perché in genere i nostri schemi mentali da adulti sono ormai rigidi e consolidati.
Volete degli esempi?
- Gli squali, che ci fanno una paura folle (anche se molti di noi non ne hanno visto uno all’infuori di un acquario), attaccano ed uccidono l’uomo un’infinitesima frazione di volte, se confrontati con i teneri ippopotami o le fastidiose zanzare.
- Le colpevoli “ossa grosse” nelle persone in sovrappeso, considerate dal folklore popolare come alibi al mancato dimagrimento. “Non sono grasso, ho le ossa grosse”, quindi non posso dimagrire anche volendolo perchè sono nato così, ergo mi mangio un cinghiale a colazione.
Ci sono anche idee e concetti confezionati dal saper comune per le mete delle vacanze, come ad esempio Ibiza, roccaforte del popolo della notte.L’isola è famosa per i suoi “party” pomeridiani dell’Ushuaia, per le feste infinite che cominciano in spiaggia e terminano (forse) dopo una nottata passata in una delle discoteche più famose come il Pacha o l’Amnesia.Ibiza è famosa per la miriade di locali e bar presenti a Playa d’en Bossa e Sant’Antonio, dove il ballo e lo sballo sono le uniche condizioni richieste ai partecipanti.
Ma se per un attimo abbandoniamo l’idea dell’Ibiza voluta dalla società moderna per generare denaro scopriremo che ad Ibiza esiste ben altro.
Scopriremo che l’isola era stata scelta dai Fenici come luogo di sepoltura dei potenti poiché non ci sono serpenti, rettili malefici secondo la religione punica. Se non ci credete fate un giro alla necropoli di Puig des Molins, circondata ancor oggi da qualche caratteristico mulino a vento, impossibile da non fotografare.
Scopriremo che Dalt Vila, la roccaforte nella parte più alta della città di Ibiza, (patrimonio dell’umanità UNESCO), è uno degli esempi di fortezza meglio conservata al mondo, e che fu edificata dal re di Spagna Filippo II sopra le vecchie fortificazioni di dominazione araba per difendere l’isola dai continui atti di pirateria che imperversavano in quel periodo. Il paesaggio che si ammira dall’alto delle terrazze in cima è qualcosa di superlativo.
Scopriremo che a Nord, e più precisamente nella baia di Puerto di San Miguel, esiste la grotta di Can Marça. Usata un tempo dai contrabbandieri per nascondere la refurtiva, questa grotta di acqua dolce sotto il livello del mare ospita millenarie stalattiti e stalagmiti.
Scopriremo la vera essenza dell’isola, che si può vedere e percepire solo di giorno.
Lungo la quasi incontaminata lingua di costa della zona a nord dell’isola potrete ammirare i bellissimi colori delle spiagge e delle piccole baie più nascoste, protette dalla profumatissima macchia mediterranea, mentre nell’entroterra il paesaggio rurale sarà dominato dalle piante di melograno e di carrubo, con quest’ultimo molto spesso preso d’assalto nella parte del frutto dalle ghiotte chiocciole.
Merita attenzione anche tutta la zona delle saline vicino all’aeroporto, dove è possibile avvistare un famoso abitante del posto, il fenicottero rosa.
Fermatevi per una indimenticabile sosta nel piccolo paesino di Santa Gertrude, dove al Bar Costa potrete gustare a nostro parere il miglior prosciutto del mondo, il prosciutto Pata Negra puro di Bellota, che proviene da un animale certificato che si nutre per tutta la vita esclusivamente di ghiande (bellotas) ed erbe di campo. Per sentirvi in un’altra dimensione provatelo sopra a del pane caldo con pomodori!
Proprio il cibo fa di quest’isola una delle mete assolutamente da non perdere da parte dei più ghiotti, di chi ama il buon cibo derivante da una cultura millenaria dove regna ancora una parte della cucina mediterranea.
Ma c’è posto anche per i più naïf, per chi crede al soprannaturale ed allo spirito cosmico universale. Per loro (e anche per tutti gli altri) è consigliato un giro vicino a Cala d’Hort, da dove è visibile Es Vedrà, altissimo sperone roccioso che attira lo sguardo con il suo fascino. Chi non soffre di vertigini può tentare di raggiungere la vicina torre d’osservazione di des Savinar, usata nel passato per avvistare i pirati. Si trova a circa 200 metri sopra il livello del mare e si raggiunge dopo un percorso di trekking non intuitivo, ma una volta raggiunta il panorama sarà da Oscar.
Chi invece ha buona gamba può raggiungere Atlantis, una vecchia cava abbandonata che veniva usata dagli hippy come luogo di raduno sciamanico negli anni ’70.
Infine, sempre per gli amanti dell’esoterismo, dell’esistenza degli ufo e dei curiosi, consigliamo la visita della Stonehenge contemporanea, vicino a Cala Llentia. Questa installazione si chiama “Time and Space – The Speed of Light” (2014).
Voluta da Guy Lalibertè, fondatore del Cirque du Soleil, al ritorno dal suo viaggio in orbita, questa installazione ideata dallo stravagante e visionario artista Andrew Rogers fu illegalmente montata in una settimana, utilizzando dei monoliti basaltici provenienti dalla Turchia (come fecero a non accorgersi del trasporto e del montaggio di 420 tonnellate complessive non è dato saperlo).
L’installazione vi lascerà a dire poco stupefatti.
Se volete scoprire questa Ibiza autentica scegliete di soggiornare nella parte nord (noi avevamo scelto Santa Eularia des Riu), lontana dai riflettori della notte, dal chiasso e dal logorio della società moderna.
Oltre lo sballo, oltre la notte, oltre ogni idea concettualmente sbagliata che si tramuta in stereotipo, dettato dalla società uniformatrice del pensiero.
Ad Ibiza, oltre la notte, c’è molta più vita.