Monti magenta

Partenza:
Arrivo:
Lunghezza percorso:
Dislivello:
Difficoltà:
Giro ad anello:
Periodo escursione:
Monesi di Triora
Monte Saccarello
16 Km
1100mt

Escursionistico
Si
Seconda metà di Giugno 

La fioritura dei rododendri
più estesa d'Europa,
al cospetto del Saccarello.

MONTI MAGENTA

Partenza: Monesi di Triora
Arrivo: monte Saccarello
Lunghezza percorso: 16 km.
Dislivello: 1100 mt.
Difficoltà: escursionistico
Giro ad anello: si
Periodo escursione: giugno 

Monti Magenta

Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.076187, 7.747068
(Copia e incolla nella ricerca diGoogle Maps)


Il punto di partenza di questo bellissimo giro ad anello, nel cuore del Parco Alpi Liguri, è il parcheggio della seggiovia di Monesi di Triora, a cui si giunge dopo aver percorso la strada di collegamento ricostruita ed inaugurata nel 2020, a distanza di 4 lunghi anni dalle pesanti piogge e frane che investirono tutta l’area, in particolar modo la frazione di Monesi di Mendatica (un approfondimento degli eventi franosi dell'area si trovano in qui, con il gentile contributo dell'Arpa piemonte).

I territori che stavamo vedendo erano incantati ma allo stesso tempo fragili; secondo noi necessitavano di una maggiore attenzione da parte della politica, più tempestività d’intervento e maggior valorizzazione del territorio. 
Oggi, grazie al continuo aumento del pensiero ecologista globale qualcosa si sta muovendo, ma la strada da compiere è ancora lunga…

 

Impianti di risalita a Monesi, Alpi Liguri.
I verdi prati e gli impianti di risalita di Monesi incontrati durante il percorso.

Dal parcheggio abbiamo seguito la ex strada militare che costeggiava la seggiovia, cercando il punto da cui sarebbe successivamente partito il sentiero prescelto per l’escursione.
Gli impianti di risaliti sono fermi dal 2016, ed un iter per il loro rilancio è al centro di discussioni, come si può capire da questo articolo di Imperiapost.
Il giorno in cui abbiamo compiuto questa gita il cielo era completamente terso, la temperatura gradevole, ed il paesaggio maestoso: mentre alla nostra sinistra si innalzava il Frontè, alla nostra destra si vedeva la cresta che arrivava fino al Saccarello, e dietro di noi c’era il massiccio del Marguareis.

Mandria sul sentiero, Alpi Liguri.
La "pacifica" mandria incontrata lungo il primo tratto del sentiero.

Qualcosa però non tornava: arrivati sul punto segnato sulla mappa, il sentiero corretto era oltre il filo elettrico che delimitava l’area di un pascolo. 
Parlando con un pastore (burbero e guardingo, in pieno stile ligure) abbiamo appreso che si sarebbe potuto proseguire tranquillamente, a patto di stare lontani dalle zone presidiate dai cani da guardia della mandria, usati per allontanare i lupi, un grande ritorno di queste zone. 
Le sue parole non sono state rassicuranti, ma ci hanno preparato a quello che sarebbe accaduto in seguito: abbiamo ripetutamente cambiato percorso per allontanarci dai cani pastore in allarme, ed in più c’è stato un fuggi fuggi generale per aggirare un toro minaccioso e scalciante, finendo in una zona piena di ortiche, con il tracciato da inventare. 

Macchia a perdita d'occhio di rododendri in direzione del passo Garlenda.
Macchia a perdita d'occhio di rododendri in direzione del passo Garlenda.
Distesa infinita di rododendri con Upega in lontananza.
Distesa infinita di rododendri con Upega in lontananza.

Davanti a noi avevamo uno spettacolo unico: distese sterminate di rododendri in fiore dipinte su aree verde brillante adibite a pascoli.
Una volta arrivati al passo della Garlenda, tra i fischi lontani di qualche marmotta, ci siamo incamminati verso il sentiero di cresta, sulla famosa via del sale, che in questo tratto segna anche la linea di confine tra Francia ed Italia.
Il rifugio la Terza, con i suoi indimenticabili dolci, era poco più avanti.
Dopo pranzo, con la nuvolosità in continua crescita (una cosa molto comune, da quelle parti), ci siamo rimessi in cammino, e sfruttando la via carrozzabile  siamo passati dalla gigantesca statua del Redentore, lasciandoci alle spalle la vetta del Saccarello, avvolta nella foschia.

La scenica via di cresta, linea di confine tra Francia ed Italia, circondata dalla foschia.
La scenica via di cresta, linea di confine tra Francia ed Italia, circondata dalla foschia.
Dettaglio dei Rododendri fioriti. La fioritura avviene nel mese di giugno.
Dettaglio dei Rododendri fioriti. La fioritura avviene nel mese di giugno.

In questa parte di tragitto fuoristrada e moto guastavano la tranquillità e la pace, che abbiamo ritrovato un po’ più a valle, passando in mezzo ad una mandria di mucche e vitelli intenti a ruminare erba fresca. 
Forse la via del sale percorribile con mezzi chiassosi è un compromesso per aiutare a sviluppare il turismo della zona, anche se riteniamo che l’apporto di questo genere di turismo non sempre aiuti in concreto tutta la filiera montana.
La montagna è per chi la respira silenziosamente, passeggiando tra i rododendri in fiore e le mandrie al pascolo, cercando di assaporare la storia del territorio con la sua peculiarità ed i suoi prodotti, sforzo ultimo di persone, agricoltori ed allevatori che continuano la tradizione di un tempo. 

Cartina dell'escursione

Mappa anello Monesi di Triora - monte Saccarello.

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