Viticoltura Eroica

Partenza:
Arrivo:
Lunghezza percorso:
Dislivello:
Difficoltà:
Giro ad anello:
Periodo escursione:

Riomaggiore
Vernazza
11 Km

500 mt
Escursionistica
No, possibile ritorno in treno.
Giugno

Scorci da togliere
il fiato, vertiginosi
terrazzamenti
a picco sul mare
che profumano di 
agrumi. 

VITICULTURA EROICA

Partenza: Riomaggiore
Arrivo: Vernazza
Lunghezza percorso: 11 km.
Dislivello: 500 mt.
Difficoltà: escursionistico
Giro ad anello: no, possibile ritorno in treno
Periodo escursione: giugno 

Viticoltura Eroica

Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.098650, 9.737679
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)

Consiglio: evitate di percorrere queste vie nelle ore più calde delle giornate estive. 

Riomaggiore ha fatto da base logistica per una prima visita del parco nazionale delle 5 Terre, patrimonio dell’umanità per il millenario ed incessante lavoro dell’uomo nell’addomesticare un territorio selvaggio ed aspro a ridosso del mare. 

I vivaci colori delle case caratteristiche che si affacciavano al porticciolo specchiandosi nell’acqua salata erano solo l’antipasto di quello che sarebbe poi stato un piatto ricco di ricordi, di intensi profumi, di scorci da far rimanere ogni volta a bocca aperta. 

Riomaggiore e le sue case, che come piante cercano la luce arrampicandosi sulla collina.
Riomaggiore e le sue case, che come piante cercano la luce arrampicandosi sulla collina.

La giornata prevedeva, zaino in spalla, di raggiungere Vernazza, passando per le faticose vie dell’entroterra dai dislivelli non banali: la celebre Via dell’Amore, molto più facile, era ancora fuori servizio, ma questo ha trasformato il primo giorno in qualcosa di meraviglioso.

Di Riomaggiore colpiscono le immense quantità di scalini, che formano con le case un intricato labirinto da cui non si riesce più ad uscire, e permettono di memorizzare nel cuore ogni scorcio: un signore dedito al suo orto, un gatto sonnacchioso su un cornicione, una nave che lasciava la sua bianca scia nel profondo blu. 

Vecchia teleferica usata per trasportare del materiale sulle colline adiacenti a Riomaggiore.
Vecchia teleferica usata per trasportare del materiale sulle colline adiacenti a Riomaggiore.
Superato il primo faticoso tratto la vista si perde sulla linea costiera delle 5 Terre.
Superato il primo faticoso tratto la vista si perde sulla linea costiera delle 5 Terre.

É necessario salire più di 600 gradini per raggiungere un bellissimo punto panoramico, in cima a una collina che divide Riomaggiore e Manarola. Successivamente, anziché scendere verso questa “terra”, si continua oltre il sentiero in quota delimitato all’ ingresso da un cancello in ferro battuto, entrando nei terrazzamenti costruiti sui tipici muretti a secco, chiave di volta per la ricchezza di un territorio all’apparenza inospitale per la coltivazione della vite.

L'uomo ha saputo addomesticare nei millenni un paesaggio difficile come quello delle 5 Terre, per trarne sostentamento.
L'uomo ha saputo addomesticare nei millenni un paesaggio difficile come quello delle 5 Terre, per trarne sostentamento.

Questa grande muraglia multi-piano realizzata per rendere il terreno utilizzabile, frutto di sovrumani sacrifici da parte dei contadini per l’immensa manodopera prestata ed il continuo mantenimento, protegge le vigne di “Bosco”, “Albarola” e “Vermentino” dal vento, e riflette il sole favorendo la maturazione dell’uva. La natura fa il resto, ricompensando le coltivazioni eroiche con vini tra i più buoni del mondo, serviti nei palazzi dei papi e dei sovrani fin dal Medioevo (uno su tutti è il famosissimo Sciacchetrà).

Le abbarbicate Groppo e Volastra, nel cuore del parco nazionale delle 5 Terre.
Le abbarbicate Groppo e Volastra, nel cuore del parco nazionale delle 5 Terre.

Il sentiero tra i terrazzamenti si interrompe giungendo alla strada all’altezza di Groppo, e da lí in poco tempo si raggiunge Volastra, abbarbicata su una collina nell’entroterra, circondata da qualche ciliegio che stava dando i primi frutti e tantissime coltivazioni di ulivi.

Da Volastra, seguendo sempre la via segnata dell’entroterra, siamo scesi a Corniglia, unico paese delle 5 Terre che non ha accesso al mare, con la sua chiesa di San Pietro nel centro, di stile gotico e barocco. 

Corniglia, una tra le 5 Terre a non aver accesso diretto sul mare.
Corniglia, una tra le 5 Terre a non aver accesso diretto sul mare.
Scorcio mozzafiato di Corniglia, vista dal sentiero Azzurro.
Scorcio mozzafiato di Corniglia, vista dal sentiero Azzurro.

Dopo un pranzo frugale abbiamo preso il Sentiero Azzurro (SVA), unico sentiero con accesso a pagamento per via della continua (e giusta) manutenzione necessaria per renderlo sempre percorribile. 

Vernazza, una delle perle delle 5 Terre.
Vernazza, una delle perle delle 5 Terre.

Inizia nel bosco, dopodiché sale diventando molto aereo e panoramico con scorci da cartolina. Dopo una breve sosta con vista superlativa (e deliziosa spremuta) siamo ripartiti alla volta di Vernazza, nostra ultima tappa di una lunghissima giornata, che è apparsa davanti a noi dopo un’ora abbondante di camminata. La torre di avvistamento del castello Doria era visibile da lontano, e tutta la città era perfettamente integrata al paesaggio mediterraneo che avevamo di fronte ai nostri occhi, come se ci fosse stato una sorta d'accordo architettonico tra natura e uomo. 
Dopo una breve camminata tra le sue viuzze abbiamo raggiunto la stazione per far ritorno a Riomaggiore, dove avevamo prenotato la cena in uno dei ristoranti locali.

La sera ci siamo concessi del buon pesce fresco abbinato a vino del posto, rendendo tutta la giornata una sorta di esperienza paragonabile alla viticoltura eroica del territorio: faticosa ma appagante. 

Cartina dell'escursione

Mappa dell'escursione da Riomaggiore a Vernazza

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