Stoccolma: primo contatto con il Nord

STOCCOLMA: PRIMO CONTATTO CON IL NORD

Stoccolma: primo contatto con il Nord

L’impressione di esser capitati in un territorio del Nord Europa si era manifestata subito, poiché l’Arlanda Express, ovvero il treno giallo ad alta velocità che collega l’aeroporto internazionale a Stoccolma in soli 20 minuti, era il primo indizio di quella che nell’immaginario collettivo possiamo definire come “efficienza nordica”: oltre ad avere gli interni contemporanei e perfettamente puliti ed esser preciso come un orologio svizzero, attingeva energia elettrica da fonti completamente rinnovabili.

Palazzi dalle facciate colorate si affacciano in una delle piazze del quartiere storico Gamla Stan.
Palazzi dalle facciate colorate si affacciano in una delle piazze del quartiere storico Gamla Stan.

Dopo esser arrivati alla stazione centrale abbiamo attraversato il centro moderno, ricco di bellissimi negozi di qualsivoglia stile e genere, raggiungendo infine l’hotel, scelto vicino al parco di St. Johannes, a ridosso del centro cittadino.
Stoccolma è stupenda per perdersi e fotografare il suo inconfondibile stile nordico in molte zone cittadine, ma una su tutte, Gamla Stan, antico quartiere cittadino di origine medievale, merita la massima attenzione. 

Qui ci hanno sorpreso, mentre passeggiavamo nei vicoli acciottolati, i colori pastello dei palazzi in pietra che si affiancano l’un l’altro, che insieme alle luci ed addobbi natalizi restituivano un’atmosfera difficile da descrivere. Gamla Stan è inoltre sede del palazzo reale, del parlamento svedese e della cattedrale.

La statua
La statua "San Giorgio e il drago", del 1489, contenuta nella cattedrale Storkyrkan di Stoccolma.

Una volta giunta la sera, basta allontanarsi un poco dall’isola centrale per vedere i riflessi delle linee architettoniche cittadine tuffarsi nell’acqua salmastra insieme alle luci fredde delle miriadi di insegne, che di concerto restituiscono un incredibile spettacolo per gli occhi, da contemplare rigorosamente in silenzio. 

Per visitare questa sorprendente e vivace capitale abbiamo speso complessivamente   2 giorni pieni, di cui una giornata complessiva al palazzo reale ed al municipio, e l’altra allo splendido museo Vasa e suoi dintorni. 

Addobbi natalizi riempiono di luci i quartieri del centro della capitale svedese.
Addobbi natalizi riempiono di luci i quartieri del centro della capitale svedese.

Palazzo Reale 

Il palazzo reale, chiamato Kungliga Slottet, fu realizzato in stile barocco. I lavori iniziarono nel 1697, in seguito ad un grave incendio che distrusse la struttura precedente, e terminarono nel 1754. Il palazzo, residenza dei reali di Svezia, presenta esternamente uno stile barocco molto semplice, mentre i suoi interni sono rococò: questo avvenne perché il re Karl XII lasciò all’architetto Tessin il Giovane carta bianca. Le sontuose stanze formano un intricato labirinto impreziosito da antichi arredi ed arazzi di notevole dimensione. Assolutamente da visitare sono la sala del trono, e nel cortile esterno il famoso cambio della guardia.  

I tappeti sfarzosi decorano il palazzo reale di Stoccolma.
I tappeti sfarzosi decorano il palazzo reale di Stoccolma.
Il trono d'argento della regina Cristina, del XVII secolo, utilizzato ancora oggi per le cerimonie reali.
Il trono d'argento della regina Cristina, del XVII secolo, utilizzato ancora oggi per le cerimonie reali.

Municipio

Il municipio, chiamato in svedese Stadhuset, è un altro degli edifici più caratteristici della capitale. La sua grandiosa forma in mattoni rossi, di concezione romantica, è visibile da quasi tutte le zone cittadine. Per visitare gli interni del famoso salone blu e del salone dorato (che presenta un immenso mosaico di rara bellezza), è necessario accedere da un ingresso dopo aver attraversato un bellissimo cortile.

Particolare dell'enorme mosaico della “regina del Lago Mälaren” nella sala dorata del municipio.
Particolare dell'enorme mosaico della “regina del Lago Mälaren” nella sala dorata del municipio.
Parte del cortile, da cui si accede al municipio di Stoccolma.
Parte del cortile, da cui si accede al municipio di Stoccolma.

Museo Vasa

Il museo Vasa può esser di sicuro annoverato tra i musei più particolari del pianeta, poiché al suo interno custodisce un galeone reale perfettamente conservato del Seicento.

Questa nave da guerra, costruita per volere di Gustav II, si inabissò perché al tempo, non conoscendo ancora bene le formule che regolavano il galleggiamento, si sarebbe dovuto procedere con sperimentazione l’aggiunta di modifiche tecniche, quali ad esempio l’uso dell’artiglieria pesante su doppio ponte di batteria (proprio come le aveva la Vasa). Questa introduzione tecnica portò a generare gravi errori sul bilanciamento della nave che causarono il suo affondamento durante il suo viaggio inaugurale del 1628, a poche centinaia di metri dagli ormeggi. 

Il galeone reale contenuto del museo Vasa, unico nel suo genere.
Il galeone reale contenuto del museo Vasa, unico nel suo genere.

Dopo ben 3 secoli, nel 1961, fu riportata alla luce insieme ai circa 14.000 ritrovamenti che conteneva. La sua conservazione ha del miracoloso, poiché la nave, inabissandosi in un fondale fangoso inospitale per i vermi marini, fu da questi solo minimamente intaccata. Il museo di più piani, con al centro la famigerata nave, ricostruisce con cura maniacale la storia passata, di recupero e di conservazione della nave Vasa. Come in un gigantesco puzzle, ogni suo pezzo fu passato sotto osservazione, smontato, restaurato, trattato ed infine rimontato. Il suo studio conservativo impegnò per decenni ricercatori di tutto il mondo, e le tecnologie utilizzate servirono per innovare molti campi scientifici attinenti.  

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