Dall’alba al tramonto lungo le sponde dell’Irrawaddy 2/3

ALBA E TRAMONTO LUNGO L'IRRAWADDY 2/3

Dall’alba al tramonto lungo le sponde dell’Irrawaddy 2/3

Partiamo con questa premessa: l’artigianato a Mandalay è molto importante. Ci sono scultori, falegnami, intagliatori e tessitori in ogni angolo della città, dove si può toccare con mano la fatica unita alla maestria; la guida però tenterà di portarvi in uno dei posti commerciali stabiliti, ovvero la cosiddetta “trappola per turisti”: la cosa più fastidiosa che ci è capitata è stata il veder alcuni “attori” far finta di lavorare al nostro arrivo, appena varcata la soglia della bottega. 

Siamo quindi usciti all’istante, facendo capire all’autista di non portarci più in altri luoghi simili, ed in questo modo ci siamo inconsapevolmente guadagnati tempo prezioso per visitare il monastero buddista maschile di Mahagandayon prima dell’arrivo della massa caotica dei turisti, e successivamente quello femminile di Dha Kya Di Tar. 

Al convento femminile siamo arrivati prima dell’ora di pranzo, dove abbiamo assistito ad un’adunata per file molto suggestiva e pittoresca. Speriamo resti un angolo di pace dove prevalga il rispetto per le monache e per il luogo.

Attimo di vita quotidiana nel monastero femminile di Dha Kya Di Tar.
Attimo di vita quotidiana nel monastero femminile di Dha Kya Di Tar.

Successivamente siamo ripartiti alla volta del fiume, ed una volta giunti ci siamo fermati per pranzare prima di raggiungemmo Inwa, piccolo paesino rurale. Una volta in questo luogo sorgeva Ava, l’antica capitale del regno birmano per 300 anni complessivi. 

Qui, girando a bordo di un calesse per le strade polverose in mezzo ai campi coltivati a riso, è possibile scorgere le antiche mura e le rovine, usate ora dai bambini per giocare. 

Bambini tra le rovine dell'antica Ava, ultima capitale del regno birmano.
Bambini tra le rovine dell'antica Ava, ultima capitale del regno birmano.
Il calesse è il mezzo più utilizzato per visitare le antiche rovine di Ava.
Il calesse è il mezzo più utilizzato per visitare le antiche rovine di Ava.

Maha Aung Mye Bonzan

Il monastero fu costruito nel 1818 dalla regina Me Nu, moglie preferita del re Bagyidaw, come residenza del suo insegnante di religione.
Composto da mattoni stuccati principalmente di color ocra, è un monastero insolito per quelli che sono i canoni dell’architettura tipica di questi edifici, abitualmente costruiti in legno di teak.
Di base rettangolare, si innalza al cielo con 3 tetti decrescenti. A guardia dell’entrata ci sono, analogamente a molti luoghi religiosi del paese, due Chinthes, animali mitologici birmani somiglianti a leoni. 

Immediatamente nelle vicinanze ci sono le rovine di quella che un tempo era la pagoda Htihlaingshin, costruita dal re Kyansittha (regno di Bagan, 1084-1112).

Il monastero ocra di Maha Aung Mye Bonzan.
Il monastero ocra di Maha Aung Mye Bonzan.

Bagaya Kyaung

Splendido monastero, realizzato completamente in legno di teak nel 1834 durante l’ultimo periodo in cui Ava fu la capitale del regno birmano. 
Sostenuto da enormi pali, la suggestiva struttura appare come sospesa nello spazio e nel tempo, in contrasto con la fitta e verde vegetazione circostante. Ancor oggi usato dai monaci, si può ammirare l’antica abilità dei maestri intagliatori, che dotarono le pareti di splendide figure di animali e piante.

All'interno del monastero di Bagaya Kyaung.
All'interno del monastero di Bagaya Kyaung.

Nanmyint

E’ la “torre di Pisa” di Ava, unica sopravvissuta ai terremoti del 1838-1839.
Aveva la funzione di torre dell’orologio del palazzo voluto dal re Bagyidaw nel 1822, ora completamente in rovina. 

La torre pendente di Nanmyint, unica sopravvissuta ai terremoti del 1838-1839.
La torre pendente di Nanmyint, unica sopravvissuta ai terremoti del 1838-1839.

Appena prima del tramonto abbiamo raggiunto lo spettacolare ponte U Bein, il ponte in teak più lungo del mondo. Sostenuto da più di mille pilastri ben visibili durante la stagione secca, attraversa il lago Taungthaman. La scenografia e la spettacolarità che acquista durante gli ultimi raggi del sole è da cartolina! 

Tramonto dal celebre ponte di U Bein.
Tramonto dal celebre ponte di U Bein.

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