FATIH, FENER E BALAT
Fatih, Fener e Balat
Percorrendo la Fevzi Paşa caddesi in direzione nord si entra nel quartiere di Fatih, dove merita una visita la moschea di Fatih, con le sue colonne di marmo verdi.
L’ortodossia religiosa rende questa zona molto conservatrice, e a supporto di questa teoria a noi è capitato, oltre al fatto di veder più donne con il velo, di osservare una lezione coranica all’interno della moschea.
Proseguendo sulla strada si arriva alle mura Teodosiane della città, un sistema difensivo costituito da tre livelli più un fossato, che ha saputo resistere a secoli di assedi e attacchi da parte di Bulgari, Arabi e Rus.
Per compiere il periplo delle mura avrete bisogno di un giorno intero, visto che coprono più di 5 chilometri e che si possono abbinare sia alla visita del museo delle Segrete di Yedikule, sia al museo Panorama-1453, che narra dell’assedio e della conquista ottomana.
Dopo aver visto una piccola parte delle mura purtroppo non abbiamo potuto visitare il Kariye Müzesi (chiesa di san Salvatore in Chora), in fase di restauro, dove ci sono i mosaici bizantini più belli di tutta Istanbul.
Se riaprirà al pubblico, sarà una delle tappe fondamentali del nostro secondo viaggio in questa incredibile città, dove culture e popoli hanno convissuto in una politica quasi sempre basata sulla tolleranza e sul rispetto reciproco.
Se vi capiterà di passare in queste vie pittoresche non potrete non notare locali e abitazioni dove il naïf si scontra con il kitsch.
Perdendovi tra le viuzze tortuose, vi attenderanno casette colorate e locali anticonformisti: qui, dove gli edifici estrosi e quelli degradati si prendono per mano, vi consigliamo di tirar fuori tutta la vostra abilità fotografica ed immortalare i dettagli più particolari che vi colpiscono!
Oltre a girare a zonzo per le strade vi consigliamo anche alcuni edifici storici, come:
La chiesa rossa ed il liceo greco ortodosso Piccola chiesa di color rosso, fu fondata nel 1282 da una principessa bizantina di nome Maria andata in sposa al khan dei Mongoli; è a due passi dal liceo greco ortodosso di Fener, costruito in mattoni e somigliante ad un castello fiabesco.
La chiesa bulgara di santo Stefano Curiosa chiesa gotica verniciata di bianco. E’ interamente in ferro, fuso a Vienna e trasportato a Istanbul nel 1897. Le finestre circolari con vetro basculante colorato sono molto particolari.
Il patriarcato ecumenico di Costantinopoli Centro spirituale del mondo ortodosso dal 1599, si trova in zona della chiesa di Santo Stefano.
La chiesa bizantina di Fetiye Cami Altra interessante chiesa che contiene al suo interno splendidi mosaici bizantini. Purtroppo durante la nostra permanenza a Istanbul era anch’essa in restauro.
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