Da Camogli a Portofino

Partenza:
Arrivo:
Lunghezza percorso:
Dislivello:
Difficoltà:
Giro ad anello:
Periodo escursione:

Parcheggio di Camogli
Castello Brown, Portofino
8 Km
600 mt solo andata

Escursionistica
No, ritorno opzione traghetto
Marzo

Portofino:
un borgo
caratteristico per la
sua sorprendente baia
e le sue case
schierate sul molo.

DA CAMOGLI A PORTOFINO

Partenza: parcheggio di Camogli
Arrivo: castello Brown, Portofino
Lunghezza percorso: 8 km.
Dislivello: 600 mt. solo andata
Difficoltà: escursionistico
Giro ad anello: no, possibile ritorno in traghetto
Periodo escursione: marzo

Da Camogli a Portofino

Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.346982, 9.156903
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)

Info utili:
Il percorso è da evitare nella stagione estiva, sia per il caldo sia per il massiccio afflusso di turisti a Camogli e Portofino.
Siate prudenti e vestitevi per fare trekking: troppe volte capitano incidenti perché i turisti percorrono questi sentieri in infradito o mocassini!

 

Curiosità

A proposito della rete sentieristica del parco, noterete che la catrellonistica è diversa da quella che si incontra di solito quando si fa trekking in giro per l’Italia.
Tutto questo è dovuto all’iniziativa dell’ente del parco volta a facilitare la fruizione di questo angolo di paradiso da parte di tutti, perché la scelta dei colori a forte contrasto nelle mappe e nei cartelli aiuta i daltonici.

Il percorso
Il periodo ideale per compiere questa escursione è quello che coincide con i primi mesi dell’anno, dove le giornate di fine inverno, mitigate dal clima ligure, restituiscono il profumo delle mimose ed il risveglio delle primule. 
La traversata ha inizio dal parcheggio del borgo marinaro di Camogli, inconfondibile per la basilica di Santa Maria Assunta, a pochi passi dal mare (e per la chiassosa sagra del fritto misto cucinato a maggio dentro una gigantesca padella). 

La piazza antistante la chiesa di San Giorgio a Portofino.
La piazza antistante la chiesa di San Giorgio a Portofino.

Abbiamo imboccato il piccolo viale in fondo al parcheggio dove si trova il comando dei Carabinieri, che prosegue costeggiando il torrente Gentile, abitato da qualche germano reale. Il viottolo si fa largo tra case sparute e campi di ulivi, e termina al sagrato di san Rocco, piccola frazione con panorama  sul mare e sul golfo. Qui si può provare la tipica colazione ligure a base di focaccia, magari acquistandola dallo storico fornaio lì vicino. 

Successivamente, anziché seguire il percorso lato mare che raggiunge Punta Chiappa e le batterie della seconda guerra mondiale, si prende la mulattiera seguendo le indicazioni verso “Portofino Vetta”, che una volta lasciato il paese si trasforma in un sentiero che rimane sempre all’ombra, dove la fitta vegetazione forma un ambiente umido. 

Camogli ed il mare visti dal Kulm, hotel storico che sogna il rilancio.
Camogli ed il mare visti dal Kulm, hotel storico che sogna il rilancio.

Una volta arrivati all’incrocio con il sentiero che arriva dall’hotel Kulm (altro possibile punto di parcheggio e di partenza), abbiamo raggiunto in poco tempo “Pietre Strette”, importante luogo attrezzato del parco e crocevia di molti sentieri, chiamato così per le formazioni rocciose ricoperte di muschio che tendono a restringersi formando degli stretti passaggi.  

Pietre Strette, crocevia dei sentieri del parco di Portofino.
Pietre Strette, crocevia dei sentieri del parco di Portofino.

Pietre Strette è appunto uno degli luoghi più frequentati per raggiungere anche l’abbazia di San Fruttuoso, perché il percorso imboccato da qui non presenta particolari difficoltà. 
In questa giornata abbiamo seguito il sentiero verso Bocche ed il mulino del Gassetta (un vecchio mulino restaurato e riadattato a bar-ristorante), dove la via si fa più larga e diventa una ciclabile che raggiunge i dolci pendii sopra Portofino. 

Cinghialetto che cerca del cibo dai turisti nei pressi del Mulino del Gassetta.
Cinghialetto che cerca del cibo dai turisti nei pressi del Mulino del Gassetta.

Arrivando in Località Olmi i il tipico bosco appenninico si fa più rado e lascia il posto alla macchia mediterranea, mentre il sentiero ciclabile ritorna una mulattiera che confina con i muretti di ville di campagna dalla posizione invidiabile, con i terreni terrazzati coltivati ad agrumi ed ulivi. 

Le siepi fiorite che lambivano il castello Brown di Portofino.
Le siepi fiorite che lambivano il castello Brown di Portofino.

Il blu intenso del mar Tirreno, il verde dei pini marittimi e l’azzurro del cielo ci hanno restituito un senso di pace difficile da scrivere a parole. 

In quest’atmosfera quasi bucolica abbiamo infine raggiunto Portofino; un borgo caratteristico per la sua sorprendente baia e le sue case schierate sul molo, che mentre si osservano dalla chiesa di San Giorgio e dal castello Brown sembrano formare un coloratissimo semicerchio che si specchia nel blu. 

Lo spettacolare borgo marinaro dii Portofino.
Lo spettacolare borgo marinaro dii Portofino.

Per ritornare a Camogli evitando altri 600mt. di dislivello è possibile prendere il battello, in partenza sia da San Fruttuoso che da Portofino. 

Vi lasciamo il link ufficiale dei battelli di golfo Paradiso. 

Cartina dell'escursione

Mappa dell'escursione passando da Pietre Strette

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