La Gomera e la sua storia

LA GOMERA E LA SUA STORIA

La Gomera e la sua storia

Conoscere per comprendere ed apprezzare: in queste poche righe proviamo a descrivere la storia di questa piccola isola, una tra le più autentiche di tutto l’arcipelago delle Canarie.

Abitazione in mezzo a campi terrazzati mei pressi di Alajero.
Abitazione in mezzo a campi terrazzati mei pressi di Alajero.

Anticamente La Gomera era popolata da tribù di aborigeni autoctoni chiamati Guanci, dedite principalmente all’allevamento.

Per comunicare a chilometri di distanza, svilupparono un proprio metodo di comunicazione basato sul fischio, chiamato Silbo Gomero, insegnato ancora oggi nelle scuole e considerato un bene culturale immateriale dell’umanità.

Le immancabili pecore, come le capre, sono parte integrante dello scenario dell'isola.
Le immancabili pecore, come le capre, sono parte integrante dello scenario dell'isola.
Il monumento al Silbo, particolarissimo tipo di comunicazione che avviene mediante una sequenza di fischi.
Il monumento al Silbo, particolarissimo tipo di comunicazione che avviene mediante una sequenza di fischi.

L’isola, come tutto l’arcipelago delle Canarie, dopo esser stata visitata dai Fenici e dai Romani, venne dimenticata durante la maggior parte del periodo medievale.

Fu riscoperta dopo alcune spedizioni compiute da genovesi, portoghesi e spagnoli; questi ultimi vi si insediarono dopo il XV secolo, durante la diffusione del cattolicesimo.

Inizialmente sull’isola venne adottata una condotta pacifica, di tolleranza e rispetto delle autonomie tribali, ma il crudele governatorato di Hernan Peraza scatenò una rivolta locale che fu repressa con il sangue, e che di fatto sancì la fine dell’indipendenza delle tribù.

La torre del Conde a San Sebastian.
La torre del Conde a San Sebastian.
Scultura bronzea dedicata al capo della ribellione Hautacuperche.
Scultura bronzea dedicata al capo della ribellione Hautacuperche.

In seguito l’isola divenne tappa fondamentale per Cristoforo Colombo, che proprio qui si rifornì d’acqua e viveri prima di tentare di raggiungere l’Oriente passando dall’Occidente, che gli valse la scoperta dell’America nel 1492.

Dopo i viaggi di Colombo la città di San Sebastian de La Gomera, grazie alla posizione riparata della sua baia, divenne un’importante sosta per le navi mercantili che dovevano raggiungere il nuovo mondo.

Piantagioni di banane a ridosso della spiaggia di Hermingua, celebre per il Pescante.
Piantagioni di banane a ridosso della spiaggia di Hermingua, celebre per il Pescante.

Durante i secoli successivi l’isola respinse alcune incursioni piratesche; a partire dal XIX secolo sviluppò un’intensa attività agricola basata sulla coltivazione della banana “platano canario”, che conobbe il suo apice durante i primi decenni del Novecento.

Dettaglio del sottobosco nel parco Nazionale del Garajonay.
Dettaglio del sottobosco nel parco Nazionale del Garajonay.

Diversamente dalle altre isole delle Canarie, La Gomera non conobbe il boom edilizio invasivo degli anni ’70 e ’80, motivo per il quale l’autenticità, la magia delle foreste primordiali e l’originalità dei nuclei abitativi sono rimaste quelle di un tempo.

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