L'oro della Lavagnina

Partenza:
Arrivo:
Lunghezza percorso:
Dislivello:
Difficoltà:
Giro ad anello:
Periodo escursione:

Strada verso la diga
Lago del Funtanin
8,5 Km
50 mt

Turistico
Si
Settembre


Nel piccolo
Klondike
del basso Piemonte,
dove un tempo
si estraeva l'oro.

L'ORO DELLA LAVAGNINA

Partenza: strada verso la diga
Arrivo: monte lago del Funtanin
Lunghezza percorso: 8,5 km.
Dislivello: 50 mt.
Difficoltà: turistico
Giro ad anello: si
Periodo escursione: settembre 

L'oro della Lavagnina

Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.611984, 8.742435
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)

Forse non tutti sanno che in passato le piane alluvionali tra i torrenti Gorzente e Orba furono setacciate in lungo ed in largo per l’oro.
La sua ricerca sistematica cominciò con l’arrivo dei romani, che fondarono gli insediamenti di Rondinaria e Rondinella e costrinsero migliaia di schiavi a setacciare il fiume, a creare piccole dighe di sbarramento ed a rimuovere i massi pesanti dal greto del fiume ammassandoli lungo le rive, un faticoso lavoro parzialmente visibile ancora oggi mentre si cammina sui sentieri che fiancheggiano i torrenti Gorzente e Piota. 
Il setaccio delle sabbie aurifere contenute nei depositi alluvionali passò successivamente ai barbari, ai saraceni ed ai monaci, e continuò con questa metodica fino all’inizio dell’800, quando le voci dei probabili filoni contenuti nel ventre delle montagne giunsero ad industriali stranieri.

Lo scenografico e silenzioso lago Inferiore della Lavagnina.
Lo scenografico e silenzioso lago Inferiore della Lavagnina.

Proprio l’Ottocento fu il secolo della corsa all’oro nel basso Piemonte, che divenne a tutti gli effetti il Klondike italiano, un miraggio speranzoso di un ricco domani. I capitali stranieri furono impiegati per aprire miniere e scavare nelle viscere della terra cercando insistentemente ogni possibile filone aurifero. 
Ma si sa, tutti i sogni finiscono: il poco oro trovato si esaurì verso la fine del secolo portando le miniere al completo abbandono. Con esso terminarono anche le speranze, sommerse quando fu ultimato l’invaso artificiale della Lavagnina che inondò l’abbandonato edificio di trasformazione delle pagliuzze in lingotti.

Il salto del lago Superiore della Lavagnina.
Il salto del lago Superiore della Lavagnina.

Oggi in questa zona è possibile compiere una passeggiata molto semplice che costeggia il lago, che visto dall’alto somiglia ad un ferro di cavallo. 
Il percorso comincia dalla transenna della strada che conduce alla casa del custode ed attraversa un paesaggio davvero selvaggio ed aspro, dove nei punti scoscesi della gola scavata dal torrente vedrete correre la condotta forzata di colore verde.

La diga del lago Inferiore della Lavagnina e la casa del guardiano.
La diga del lago Inferiore della Lavagnina e la casa del guardiano.
La condotta forzata che costeggia la strada che porta alla diga.
La condotta forzata che costeggia la strada che porta alla diga.

In questo tratto si cammina su asfalto sempre pianeggiante, mentre una volta giunti alla casa del custode la strada si trasforma in un sentiero che affianca il lago fino ad arrivare al piccolo lago superiore, oggetto di balneazione e relax durante la bella stagione (vietatissimo fare il bagno nel lago più grande per via dei pericolosi mulinelli che si possono generare all’improvviso). 

I primi fiori primaverili con il lago sullo sfondo.
I primi fiori primaverili con il lago sullo sfondo.
Il lago Inferiore della Lavagnina visto dal sentiero natura.
Il lago Inferiore della Lavagnina visto dal sentiero natura.

Il sentiero natura, che annota il contesto orografico della zona e spiega la fauna e la flora locale, arriva nel laghetto Funtanin alla soglia del bosco, dove la facile gita può considerarsi conclusa. Anche noi ci siamo fermati qui perché avevamo poco tempo, ma per chi volesse proseguire verso il Valico degli Eremiti ed il monte Tobbio il sentiero diventa molto più lungo, difficoltoso ed impervio.

Il torrente Gorzente. Seguendo il suo corso si raggiunge il valico degli Eremiti e la zona del monte Tugello.
Il torrente Piota. Seguendo il suo corso si raggiunge il valico degli Eremiti e la zona del monte Tugello.

Cartina dell'escursione

Mappa della gita ai laghi della Lavagnina.

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