YOGYAKARTA
Yogyakarta
Yogyakarta è amministrata da un sultano, perché i reggenti locali giurarono fedeltà alla neonata repubblica Indonesiana, diventando amministratori della zona speciale.
Abbiamo soggiornato in questa città per 4 giorni e, mentre nel primo abbiamo girato la città a piedi (macinando diversi chilometri), nel secondo siamo andati in giro con un autista privato.
La nostra prima giornata ha avuto inizio con la visita al palazzo reale Kraton, costruito nella metà del XVI secolo. Residenza del sultano, è parzialmente visitabile, ed il museo al suo interno possiede un’esposizione permanente di oggetti e di batik pregiati indossati dai reali.
Al palazzo ci si accede dalla via principale, Jalan Malioboro, altra tappa importante della città, con i negozi, i ristoranti tipici e le bancarelle che si affacciano sulla via.
Dopo pranzo ci siamo spostati al Taman Sari, il palazzo sull’acqua voluto dal sultano e costruito nel XVIII secolo come palazzo dei piaceri.
La piscina al centro può riservare dei piacevoli scorci fotografici, ma il fiore all’occhiello della zona è la moschea sotterranea lì vicino.
La si raggiunge attraverso un intricato labirinto di viuzze, ed una volta giunti sul posto si può osservare dal vivo una scala a gradini molto bizzarra, degna di Escher.
Al termine della giornata, merita una buonissima cena tipica Indonesiana presso il curioso ristorante “The House of Raminten” (consigliamo la prenotazione), con le sue sale piene di oggetti pacchiani che convivono allegramente tra loro quali una carrozza, una statua di Gesù ammiccante, qualche bandiera nazionale ed il manichino della proprietaria del posto.
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