La via dei tubi

Partenza:
Arrivo:
Lunghezza percorso:
Dislivello:
Difficoltà:
Giro ad anello:
Periodo escursione:

Parcheggio di Camogli
Abbazia di San Fruttuoso
7 Km
600 mt solo andata

Escursionistica, per Esperti
No, ritorno opzione traghetto
Marzo

Il sentiero segue l’incredibile percorso dell’acquedotto ottocentesco che serviva l'assetata Camogli

LA VIA DEI TUBI

Partenza: parchegigo di Camogli
Arrivo: abbazia di San Fruttuoso
Lunghezza percorso: 7 km.
Dislivello: 600 mt. solo andata
Difficoltà: escursionistico, per esperti
Giro ad anello: no, possibile ritorno in traghetto
Periodo escursione: marzo

La via dei tubi

Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.346982, 9.156903
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)

Attenzione!

Questo è il sentiero più impegnativo di tutto il promontorio di Portofino, e si può percorrere solo insieme ad una guida del Parco. 
Potete contattare l’ente e prenotare una visita scrivendo una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il sentiero presenta dei tratti in cui è molto esposto e attrezzato con catene, e prevede di passare in cunicoli bui e stretti che richiedono l’utilizzo di una torcia. 
Se soffrite di vertigini sconsigliamo di procedere con la prenotazione. 
Il sentiero richiede un vestiario adatto, in primis scarpe da trekking, altrimenti si rischia l’annullamento della prenotazione. 
Ricordiamo inoltre che chi percorre questo tratto senza guida rischia una multa di parecchie centinaia di euro!

Ad ogni svolta, gli scorci della via dei Tubi, nel parco di Portofino, sono da togliere il fiato.
Ad ogni svolta, gli scorci della via dei Tubi, nel parco di Portofino, sono da togliere il fiato.

Il punto di ritrovo con la bravissima guida del Parco è stato il sagrato di san Rocco di Camogli, caratteristica frazione a 200mt. sul livello del mare. E’ raggiungibile via automobile oppure a piedi, percorrendo una crêuza che attraversa un silenzioso ambiente rurale partendo dalla stazione dei Carabinieri di Camogli, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio cittadino. 

Dopo il briefing abbiamo proseguito verso località Batterie, chiamate così perché sono presenti i resti ben conservati dei bunker costruiti durante la seconda guerra mondiale a scopo difensivo del porto di Genova. 

Uno dei segmenti dell'acquedotto storico della
Uno dei segmenti dell'acquedotto storico della "Via dei Tubi" del parco di Portofino.

I bunker ospitavano cannoni antinave ed un telemetro di precisione, ma per fortuna non furono mai utilizzati, e di conseguenza bombardati dall’aviazione alleata. 

Proprio in questa zona partono il meraviglioso sentiero del passo del Bacio, descritto qui, ed il Sentiero dei Tubi, di cui non indicheremo precisamente il punto di attacco poiché è possibile percorrerlo solo con una guida del promontorio, come descritto ad inizio articolo. 

Il sentiero segue l’incredibile percorso dell’acquedotto ottocentesco che serviva per portare l’acqua potabile dalla sorgente in località Caselle all’assetata Camogli, senza l’ausilio di pompe idrauliche. Questa via dei tubi fu studiata e progettata in questo contesto perché il promontorio è ricchissimo di acqua portata dalle nubi che spesso si addensano sul monte di Portofino.

L'accesso alla
L'accesso alla "Via dei Tubi", nascosto da una fitta vegetazione.
Una vecchia carriola, apparentemente della stessa età dell'antico acquedotto.
Una vecchia carriola, apparentemente della stessa età dell'antico acquedotto.

La via del Tubi percorre idealmente una parallela più interna alla via del Bacio, con i tubi portati a mano e le gallerie scavate interamente a picconate, con grande sudore e fatica. 

Proprio percorrendo la prima di queste gallerie si accede alla via dei Tubi: un sentiero vertiginoso ed emozionante, ricco di scorci sul mare da togliere il fiato, immersi nel più completo silenzio e nella macchia mediterranea, mentre si è circondati da pareti vertiginose di conglomerato, roccia che resiste alla continua erosione degli elementi. 

All’inizio della via è possibile fare una piccola deviazione per raggiungere il monte Campana, il gigante che domina la parte occidentale del promontorio. 

La parte più difficile (ed affascinante) del percorso attraversa una zona molto impervia, ricca di strapiombi.
La parte più difficile (ed affascinante) del percorso attraversa una zona molto impervia, ricca di strapiombi.

La via dei Tubi è stata divertente, con i punti più critici muniti di scaletta e catene che corrono lungo la stretta cengia su cui cui scorre l’antico acquedotto. Durante il percorso troverete spesso la resistente pianta di lisca, erba usata un tempo per intrecciare le reti dei pescatori. Alcuni cunicoli percorsi erano umidi, e se si è fortunati è possibile udire il richiamo di qualche rospo. 

La meta della giornata: l'abbazia di San Fruttuoso, la perla del promontorio di Portofino.
La meta della giornata: l'abbazia di San Fruttuoso, la perla del promontorio di Portofino.

Il percorso aereo termina vicino all’agri-rifugio Molini, in un ambiente mediterraneo costituito da leccio, pino, timo, lentisco e corbezzolo.

Una volta arrivati qui è possibile scendere a san Fruttuoso dove sorge la millenaria abbazia, proseguire verso Portofino oppure tornar indietro a Camogli passando da Pietre Strette.

Il porticciolo di Camogli.
Il porticciolo di Camogli.

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