Lunghezza percorso:
Baita Rio Gorzente
Monte Figne
20 Km
1000 mt
Escursionistico
Si
Maggio
Un'avventura
nel cuore del
parco naturale
delle Capanne
di Marcarolo
LA LUNGA TRAVERSATA
Lunghezza percorso: 20 km.
Periodo escursione: maggio
La Lunga Traversata
Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.573201, 8.788926
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)
Info utili:
Il percorso è da evitare nella stagione estiva per il caldo eccessivo, perché le zone all’ombra sono poche essendo il paesaggio costituito perlopiù da praterie e zone brulle.
Attenzione! Data la lunghezza del sentiero consigliamo di percorrerlo integramente solo a chi ha gambe allenate. È importante avere con sè una adeguata scorta d’acqua.
Se la giornata è soleggiata portatevi cappello e crema solare.
Dietro la baita-ristorante (consigliamo di andarci per ascoltare buona musica rock), parte la via che in poco tempo raggiunge cascina Nespolo ed i suoi meravigliosi castagni plurisecolari.
Continuando il percorso, il sentiero abbandona il bosco e la vegetazione diventa più sparuta ed arbustiva, soprattutto quando si costeggia la base meridionale del monte Tobbio. Si giunge così al passo della Dagliola, crocevia di molti percorsi escursionistici.
Anziché deviare verso il Tobbio siamo ripartiti verso casa Carrosina, forse abbandonata dopo un fallito tentativo di ripristino. La cascina è circondata da prati ricchi di fioriture di narcisi, da cui si può godere del panorama circostante.
Il sentiero molto largo continua alle spalle della cascina, in un’area molto brulla e povera di vegetazione, ed inizia a salire verso il monte Figne, diventando più ripido nel tratto finale.
Il peggio è passato: ora un ampio tratto pianeggiante ci accompagna fino al prato Perseghin, dove la via da percorrere è proprio l’Alta via dei monti liguri, che parte da Sanremo ed arriva a La Spezia.
Dal prato abbiamo percorso ancora qualche centinaio di metri prima svoltare a destra e raggiungere Bric Nasciu, il punto panoramico secondo noi più bello di tutto il parco naturale, dove la vista dei laghi del Gorzente è impareggiabile.
Qui consigliamo di consumare il pasto, prima di ripartire per il cippo di passo Mezzano, dove furono fucilati alcuni partigiani sfuggiti alla strage della Benedicita. Il sentiero si fa largo e scende, tra roccette ed una vegetazione più mediterranea che appenninica, fino ad arrivare alla quota dell’invaso artificiale del lago Lungo, vicino alla casa del custode.
A questo punto abbiamo costeggiato il lago verso nord e siamo arrivati al lago Bruno, dove abbiamo seguito la carrozzabile che conduce alla diga.
Una volta superata la diga occorre seguire il sentiero che passa dietro un secondo sbarramento, usato come sfioratore per il troppo pieno (fare attenzione e valutare bene l’attraversamento quando si passa questo punto, soprattutto dopo abbondanti piogge!)
Ora non resta che costeggiare il torrente Gorzente e le sue pozze di acqua cristallina che in un’ora e mezza circa ci avrebbe riportato al punto di partenza, facendoci chiudere l’estenuante ma appagante anello.
Cartina dell'escursione
Siamo giunti a fine articolo! Se vi fa piacere o se avete domande, lasciate un commento qui sotto.
Commenti offerti da CComment