Lunghezza percorso:
Alpe Bocchetto
Villa Lancia
9 Km
800 mt
Escursionistica
Si
Giugno
Le baite in pietra
disposte in fila
lungo la strada
correvano fino
alla piccola
chiesa della frazione...
VALLE ANZASCA, APPUNTI DI UN AMBIENTE ALPINO
Lunghezza percorso: 9 km.
Periodo escursione: giugno
Valle Anzasca, appunti di un ambiente alpino
Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
45.946255, 8.114578
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)
Se si volesse dipingere un tipico ambiente alpino bisognerebbe necessariamente passare oltre lo splendido comune Walser di Bannio Anzino, famoso per la sua festa della milizia tradizionale (approfondimento qui), seguire il torrente Olocchia e fermarsi all’Alpe Soi.
Le baite in pietra disposte in fila lungo la strada correvano fino alla piccola chiesa della frazione, costruita su pascoli erbosi, e tutt’attorno un fitto bosco ricopriva le montagne dal profilo appuntito, da cui scendevano a valle dei piccoli rii che facevano notare la loro presenza per il rumore delle piccole cascatelle che formavano.
L’acqua cristallina scorreva incessante anche poco più avanti, punto ideale per poter parcheggiare l’auto e mettersi in cammino.
Il ripido sentiero risaliva lungo il bosco, fino ad arrivare alla piccola radura dell’Alpe Rusa, dove una graziosa baita era affiancata da alcuni profumatissimi maggiociondoli.
Poco più avanti il bosco ha cominciato ad aprirsi, lasciando spazio a pendii erbosi dove, in prossimità dell’Alpe Oreto spuntavano dal terreno centinaia di genziane colorate.
A questo punto la faticosa salita poteva dirsi conclusa, e davanti a noi non rimaneva che raggiungere la vicina Alpe Selle di Baranca, con un paesaggio bucolico simile a quello che si vede in Heidi.
Guardando verso sud era visibile il rifugio Alpe Selle, che dava le spalle ad una piccola collina dalla cui sommità si vedeva il piccolo lago Baranca, incorniciato tra i monti, mentre se si volgeva lo sguardo a nord-ovest spiccava il lavoro incessante di alcuni signori indaffarati nella ristrutturazione di alcune baite, aiutati da un elicottero che faceva avanti ed indietro per trasportare il materiale edile proveniente dalla valle.
Oltre le ultime case erano presenti i resti di villa Aprilia (o Lancia), un tempo meravigliosa abitazione dove il signor Vincenzo Lancia (fondatore della omonima casa automobilistica) soleva trascorrere il periodo estivo.
Dopo l’armistizio del 1943 la zona divenne una delle rotte di fuga verso la Svizzera, e durante l’aprile del 1944 la villa venne consumata dalle fiamme in seguito ad una schermaglia tra fascisti e partigiani, che la usavano come base logistica.
Per chiudere in bellezza la gita abbiamo preferito compiere un giro ad anello. Abbiamo prima seguito il sentiero oltre le baite che andava verso il passo del dente a Nord, dopodiché siamo entrati in un bosco sempre più fitto, ricco di piantine di mirtillo, passando dagli alpeggi di Ancium e di Alpe Curtet; proprio da questo punto abbiamo costeggiato il torrente Olocchia in un ambiente selvaggio ed incontaminato, con l’incessante rumore dell’acqua che faceva da piacevole melodia di sottofondo, e siamo ritornati in prossimità dell’Alpe Bocchetto, dove avevamo parcheggiato l’auto.
Cartina dell'escursione
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