Lunghezza percorso:
Silvano d'Orba (AL)
Torre dell'Albarola
12 Km
200 mt
Turistica
No
Ottobre
Una camminata per sgranchirsi le gambe tra i vigneti dell'Alto Monferrato, sotto il sole d'ottobre.
NEI VIGNETI DELL'OVADESE
Lunghezza percorso: 9 km.
Periodo escursione: ottobre
Nei Vigneti dell’ovadese
Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.680113, 8.676191
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)
Info utili:
Una facile passeggiata,
ideale per sgranchirsi le gambe ed al contempo scaldarsi sotto al sole d’ottobre. Il percorso è adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà; può anche essere percorso interamente in mountain bike. Lungo il sentiero, che si svolge principalmente su strade agricole, non esistono fonti d’acqua. Da metà aprile fioriscono alcune varietà di orchidee selvatiche.
Descrizione
L’itinerario comincia dopo aver lasciato la macchina nella via sterrata Villa Superiore, a Silvano d’Orba, piccolo comune dell’Ovadese.
Dapprima si costeggia una piccola zona boscosa, dopodiché si incontrano i colli dell’alto Monferrato coltivati a vite, con i tipici filari che si vendemmiano a fine estate per ottenere il pregiato Dolcetto.
La strada è molto panoramica, segue il crinale collinare che percorre la destra orografica del torrente Piota: a circa un chilometro e mezzo dall’auto parcheggiata si scorgerà, nella vallata di destra, il pittoresco nucleo contadino di Pieve.
Fin dall’epoca romana, il Piota è uno dei torrenti che veniva setacciato per trovare l’oro. Il torrente nasce nel poco distante parco delle Capanne di Marcarolo, e diventa affluente dell’Orba proprio a Silvano.
Proseguendo sulla strada che torna asfaltata si incontra Volpreto, piccolo nucleo abitativo, dopodiché si continua tra cascine, vigneti e piccole abitazioni in via Cascina Bellaria.
Al termine del percorso si giunge ai resti della Torre dell’Albarola, che fu costruita attorno all’anno 950 per volere del re d’Italia Berengario II. La torre un tempo faceva parte di un imponente sistema d’avvistamento contro le incursioni saracene. Una volta arrivati si comprende il motivo della sua ubicazione, da cui si può vedere tutto l’arco appenninico del basso Piemonte.
Il tragitto di ritorno è lo stesso di quello compiuto all’andata, ma volendo si può chiudere l’anello passando da Castelletto d’Orba.
Sulla via del ritorno abbiamo fatto una piccola deviazione al santuario di San Pancrazio, patrono della città di Silvano, collocato nella zona boscosa a meridione del paese.
Il santuario è dotato di un’area attrezzata ed è curato da un’associazione che ogni 12 maggio, giorno di San Pancrazio, collabora alla festa del paese ed alla conservazione del santuario.
Cartina dell'escursione.
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