L'INFRANGERSI DELLE ONDE
L'infrangersi delle onde
L’ultimo giorno a Bali lo abbiamo speso scoprendo parte della costa occidentale, partendo dal super fotografato tempio di Tanah Lot.
Tanah Lot
Averlo scelto come prima tappa della giornata, con le bancarelle ancora chiuse ed i turisti lontani, ci ha permesso di godere appieno del sublime paesaggio circostante: questo tempio induista si trova in un luogo insolito, al di sopra di un piccolo isolotto roccioso circondato dalle acque dell’oceano Pacifico.
Intenti a cercare uno scorcio fotografico mentre le onde poderose si infrangevano sugli scogli, sentivamo echeggiare i canti dei devoti intenti nella preghiera a favore della divinità del mare, Bhatara Segara.
Secondo una leggenda questo tempio del mare fu costruito nel XVI secolo per volere del saggio Nirartha, che si innamorò del suggestivo luogo, ritenendolo ideale per la fondazione di un luogo di culto.
Il tempio induista è visitabile esclusivamente dai fedeli, che possono raggiungere la curiosa e stranissima fonte di acqua dolce, considerata sacra, che sgorga nella grotta al di sotto del promontorio.
Rambut Siwi
Dopo aver terminato la visita del Tanah Lot attorno alle 10, subito prima dell’arrivo del barbarico turismo di massa, abbiamo proseguito in direzione del Rambut Siwi, chiamato “il piccolo Tanah Lot.”
Quest’oasi di pace lontana dal caos ci ha accolto con il suo profumo di frangipane.
Il tempio, edificato sempre per merito di Nirartha, si trova al di sopra di un bellissimo promontorio a ridosso della grande spiaggia sottostante, a cui si può giungere attraverso una pittoresca scalinata circondata da alberi fioriti.
Durante il ritorno verso Ubud l’ultima tappa è stata la Balian beach, immensa spiaggia nera, dove abbiamo deciso di fermarci per pranzare.
Con i piedi scalzi sulla sabbia e con il cuore pieno di meraviglia per tutto ciò che avevamo visto fino ad allora, abbiamo dato un ultimo saluto a questa terra verde ricca di spiritualità e tradizioni, contemplando ancora una volta il mare e le onde che si infrangevano sulla battigia, generando una melodiosa armonia.
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