Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.569943, 9.074894
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)



Il monte Antola è una di quelle montagne care ai genovesi, carica di ricordi e di affetti di un tempo passato. 
E’ un monte molto frequentato durante tutto l’anno, e per raggiungere la sua cima erbosa esistono molti percorsi. Forse il più panoramico di tutti è quello che comincia dal passo dell’Incisa, che si trova quasi alla fine della strada che da Crocefieschi arriva a Pareto, uno dei tanti piccoli paesi contadini che fanno parte del parco naturale dell’Antola.

In questi luoghi è facile immaginare la vita dura che i contadini di una volta facevano per poter sopravvivere e tirare avanti, in una grama esistenza scandita dal divenire delle stagioni. Ancora oggi, con qualche comodità in più, qualcuno resiste aggrappato alla sua terra, mentre la maggior parte dei discendenti di chi fuggì per cercar fortuna è solito trascorrere parte dell’estate in quelle che sono diventate seconde case, lontane dalla caotica Genova.

Questi luoghi offrono dei panorami magnifici, dove viene celebrata ad ogni stagione la silenziosa bellezza creata dalla natura.

E’ facile rendersi conto di quanto sopra descritto appena si parcheggia al passo dell’Incisa, dove abbiamo lasciato la macchina in uno spiazzo.

Abbiamo poi intrapreso il sentiero che, facendosi strada tra prati adibiti a pascolo, permette di percorrere la dorsale dell’Antola mantenendosi sempre in quota, senza dover affrontare continui saliscendi.

Il sentiero è molto panoramico, sempre ben segnalato e riconoscibile, e dà la possibilità di raggiungere anche le vette del monte Buio (1402 m) e del monte Riondo; percorrerlo nella prima decade di maggio ci ha donato alcune fioriture di splendidi narcisi selvatici che spuntavano solitari nei prati, e di genziane scaldate dal sole sulla cima del monte Buio.

Scendendo dal monte Buio il sentiero si congiunge con quello che si inerpica dal piccolo paese di Tonno, e prosegue entrando nel bosco prima di raggiungere la vetta del monte Antola (1597 m) con una vista sul lago del Brugneto ed in lontananza del mar Ligure. 

In cima, centinaia di api e colorate farfalle saltavano di fiore in fiore, e la vista deiboschi verde brillante ci ha restituito un senso di pace e meraviglia difficile da descrivere, assolutamente da vivere di persona. 
Il percorso di ritorno è lo stesso di quello dell’andata, ma consigliamo anche di far un salto al nuovo rifugio dell’Antola, che si trova a pochi minuti di discesa dalla vetta, dopo il bivio che riporta alla dorsale del monte Antola. 

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