Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.587654, 9.256504
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)

Info utili
Ricordiamo che in questa gita ci troveremo in un parco protetto, quindi occorre rispettare quelle poche regole civili per mantenere intatto il fragile equilibrio di questo luogo. Inoltre è vietato asportare fiori e calpestarli con il passaggio di qualche ciclo o motociclo. 
Oltre a rischiare delle multe salatissime si rovina un luogo magico, dove la natura si mostra con tutta la sua bellezza a generazioni passate, presenti e future.

Una delle passeggiate più iconiche di tutta la Liguria è quella che da Casa del Romano arriva in poco tempo ai prati della Cavalla, dolci pendii erbosi sui quali spuntano migliaia di narcisi selvatici durante il mese di maggio. Noi proponiamo in questo articolo una sua variante più impegnativa ma appagante, con partenza dal piccolo borgo di Fontanarossa, situato nell’alta val Trebbia, nel versante settentrionale del monte della Cavalla.

Il piccolo paese, che ospita stabilmente una ventina di anime, secondo una leggenda sarebbe il luogo natio di Susanna, la madre di Cristoforo Colombo. 

Dopo un caffè nel caratteristico bar del paese dove si radunano cacciatori di cinghiali, cercatori di funghi e raccoglitori di castagne, abbiamo imboccato la piccola strada che sale decisa a sinistra (segnavia con tratto giallo). 

Oltre le ultime case la strada diventa una carrareccia, entra in una bellissima faggeta ed arriva ad una piccola radura dotata di un’area attrezzata. Proseguendo, la mulattiera risale diagonalmente tutta la dorsale del monte e sbuca proprio nei prati della Cavalla (girare a sinistra), dove ci siamo fermati ad ammirare la fioritura dei narcisi selvatici. 

Da lontano i prati è come se fossero punteggiati di bianco, bianco che da vicino prende la forma di maestosi narcisi rivolti verso il sole, accarezzati da una leggera brezza in arrivo dal mare Ligure. Se arrivate presto troverete pochissime persone, e l’atmosfera silenziosa di pace vi regalerà dei momenti unici.

Non dimenticate di scattare anche qualche foto agli asfodeli, altro fiore molto presente in quest’area. 

Dopo questa sosta fotografica abbiamo proseguito sul crinale che giunge a Casa del Romano, in un sentiero idilliaco che ci ha regalato splendidi scorci della val Trebbia e del piccolo paesino rurale di Fascia, mentre si udivano da lontano i campanacci delle mandrie che ruminavano senza sosta erba fresca di primissima qualità. 

In seguito, da Casa del Romano abbiamo raggiunto l’osservatorio astronomico del parco dell’Antola, dove ci stavano aspettando altri narcisi, ed abbiamo continuato il trekking fino al passo delle Capanne di Carrega, luogo dove abbiamo sostato con una impareggiabile vista su tutta la val Borbera, circondati da fiori gialli e da bottondoro.

Il ritorno è stato il percorso a ritroso dell’andata, con una punta di soddisfazione per aver scelto di compiere questa escursione di prima mattina: nel pomeriggio le centinaia di visitatori sono rimaste deluse per il sopraggiungere di nuvoloni che hanno coperto il sole ed i prati fioriti. 

Uomo avvisato…

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