Lunghezza percorso:
Cappella Assunta, SP167
Diga di Badana
6,5 Km
50 mt
Turistico
Si
Dicembre
Alla scoperta
della diga meno
conosciuta del
parco Capanne
Marcarolo
LA DIGA DI BADANA
Lunghezza percorso: 6,5 km.
Periodo escursione: dicembre
La Diga di Badana
Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.542615, 8.778166
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)
In questo articolo proponiamo una semplice passeggiata da fare nel periodo invernale, quando il sentiero è parzialmente ricoperto dalla neve fresca.Questa breve uscita che richiede al massimo un paio d’ore è rivolta proprio a tutti, perché il dislivello è quasi inesistente.
Dopo aver lasciato la macchina vicino alla cappella dell’Assunta, abbiamo preso la strada che arriva ad una piccola zona abitata composta da alcune cascine agricole, poste in una valle ai piedi di costa Lavezzara, una lunga cresta orizzontale dalla sommità erbosa che vedrete sulla sinistra. Vicino alle cascine è anche presente una scuderia che organizza passeggiate a cavallo nella zona delle capanne di Marcarolo.
Siamo passati oltre entrando nel bosco, dove in breve tempo abbiamo raggiunto cascine Menta, un tempo rifugio usato dai partigiani, che furono parzialmente bruciate durante il rastrellamento nazi-fascista del 1944.
Cascine Menta è anche il luogo dove si trova il vigneto con due primati: il più alto di tutto il Piemonte meridionale ed il più vicino al mare di tutta la regione.
Il sentiero continua e dopo qualche centinaio di metri comincia a scendere verso la diga del lago di Badana, il terzo invaso del parco delle Capanne di Marcarolo, svuotato nei primi anni del nuovo millennio per problemi strutturali.
Il posto è molto suggestivo, ed attraversare la diga regala qualche bello scorcio da immortalare. Tutta la zona del lago di Badana è molto meno battuta e più silenziosa rispetto alla zona dei laghi del Gorzente.
Teoricamente i lavori per la messa in sicurezza della diga sono ripartiti nel 2022, e tra qualche anno consentiranno di ammirare nuovamente dall’alto il terzo invaso.
Il sentiero del ritorno è lo stesso di quello dell’andata, ma per chi ha più tempo e vuole sgranchirsi le gambe consigliamo di proseguire oltre, scendere al livello del fiume, attraversare un piccolo ponticello e ritornare alla macchina percorrendo il tracciato posto dietro costa Lavezzara che conduce alle capanne di Marcarolo.
Questa soluzione rende il percorso escursionistico, facendo diventare la lunghezza complessiva di 12km con 400 mt. di dislivello.
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