Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.569943, 9.074894
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)

Il giro del lago del Brugneto ha inizio proprio dalla diga che dal 1959 sbarrò l’omonimo torrente, facendo nascere il lago più grande di tutta la Liguria, nonché principale riserva idrica della città di Genova, con una capacità di 25 milioni di metri cubi.

Arrivare al mattino presto permette di avvistare i numerosi caprioli che popolano la zona (noi ne abbiamo visti una decina prima di arrivare al parcheggio della diga, un numero di avvistamenti difficile da raggiungere altrove).

Il giro non è molto difficile e in autunno permette di raccogliere castagne lungo tutto il percorso, ma è abbastanza lungo e nel primo tratto presenta alcuni saliscendi con pendenza sostenuta, da fare con gamba riposata: per questo motivo consigliamo di percorrerlo in senso antiorario, in modo da godersi la parte più facile nella seconda metà del percorso. 

Una volta attraversata la diga si raggiunge in breve tempo il piccolo borgo di Fontanasse,  da lì si costeggia per un tratto la riva frastagliata dell’invaso finché non si ragguinge l’indicazione per Caffarena, piccolo borgo rurale dove abbiamo trovato delle piccole ma saporite mele selvatiche. Da Caffarena si prende la strada che rimane sulla destra del campo da calcio del paesino, entra nel bosco e raggiunge la minuscola frazione di Albora, composta da graziose casette collegate con strada asfaltata. 

Da questa frazione si prosegue sulla strada arrivando così dalla parte opposta della diga, vicino al paese di Bavastri, dove si possono raccogliere molte noci selvatiche. 

Dopo periodi di forte siccità estiva, in questo punto è possibile vedere il vecchio ponte di servizio. Speriamo per il bene delle generazioni future che una siccità così prolungata faccia parte delle rarità e non diventi una pericolosa consuetudine! 

Dal ponte si percorrono circa 500 metri su strada prima di tornare sul sentiero, ben visibile girando a sinistra, appena prima di passare davanti ad una casa con porticato rivestito di pietra. 

Da questo punto il sentiero costeggerà tutta la parte meridionale del lago e ritornerà alla diga mantenendo sempre un dislivello altimetrico molto contenuto e piacevole. 

Se siete fortunati potrete anche udire il bramito del cervo durante il periodo dell’accoppiamento, che si verifica proprio ad ottobre.

Un lungo giro che merita davvero una visita, soprattutto per chi cerca sentieri silenziosi, ama la fotografia e vuole un contatto più profondo con la natura, lontano da mete più famose. 

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