Lunghezza percorso:
Santuario di Acquasanta
monte Penello
15 Km
900 mt
Escursionistico
Si
Marzo
Questa è una delle classiche escursioni negli Appennini alle spalle di Genova, ed è praticabile quasi tutto l'anno
DA ACQUASANTA AL MONTE PENELLO
Lunghezza percorso: 15 km.
Periodo escursione: marzo
Da Acquasanta al monte Penello
Lasciamo le coordinate del punto di partenza dell'articolo:
44.458557, 8.769674
(Copia e incolla nella ricerca di Google Maps)
Info utili:
Una classica escursione negli Appennini alle spalle di Genova. Il sentiero è percorribile tutto l’anno, ma lo sconsigliamo nelle calde giornate estive. In inverno potrebbe essere utile dotarsi di ramponcini.
Descrizione
Con questo articolo proponiamo un famoso percorso del Genovesato, da intraprendere se si hanno le gambe abbastanza allenate. Il tracciato ripercorre alcune antiche vie che collegavano Genova con l’entroterra, un tempo frequentate giornalmente da pastori e agricoltori.
Dopo aver parcheggiato nel grande piazzale del Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta, si imbocca lo stretto viottolo (in genovese creuza) che guadagna altitudine e raggiunge la stazione ferroviaria.
La linea ferroviaria che passa da qui ha più di un secolo di storia: inaugurata nel 1894, era una delle opere ingegneristiche più all’avanguardia del Regno d’Italia. La ferrovia collega il capoluogo ligure con la valle Stura ed Acqui Terme.
Nonostante sia un piccolo borgo, Acquasanta possiede una propria stazione, perché un tempo questa pacifica zona boscosa era molto in voga per le cure termali, per le sue cartiere e per il santuario. Oggi è famosa per il buon cibo del ristorante Da Dria, che propone piatti della cucina tradizionale genovese.
Non ci facciamo distrarre dall’appetito e proseguiamo su strada asfaltata fino alla Colla di Pra, da cui si vedono il mare, l’autostrada, la pala eolica di Fado ed il pittoresco ponte ferroviario. Arrivati a questo punto si entra nella macchia mediterranea, dominata da cespugli, pini marittimi ed erica.
Sono molti i sentieri che si incrociano in questa zona del tracciato, ma tutti (o quasi) portano la meta della giornata: il bivacco Arnaldo Bellani.
Il bivacco era un’ex polveriera tedesca; versava in uno stato di completo abbandono, ma grazie ai soci del CAI-ULE di Sestri Ponente è stato magnificamente ristrutturato e riaperto nel 2015.
Conviene fermarsi e mangiare qui, dove il panorama, quando si diradano le nuvole, spazia dal mare all’entroterra ligure. Per tornare ad Acquasanta abbiamo seguito inizialmente il sentiero E1, dove si incrocia una “Baracca de Pria", un tempo usata come ricovero dai pastori.
Poco a sinistra del bivio si trova una fonte stagionale d’acqua, chiamata “Fontanin da Scaggia”: per dissetarsi occorre raggiungere la sparuta pineta con i tavoli e le panche in legno.
Successivamente ci siamo diretti sul colle della Baiarda, dove è stata costruita l’omonima cappelletta, inconfondibile per il suo caratteristico tetto verde. Il colle della Baiarda è molto conosciuto perché è il punto d’arrivo di una famosa via d’arrampicata.
A questo punto si può:
- decidere di tornare seguendo il segno “quadrato rosso vuoto”. Questo percorso è il più facile: dal bivio si prosegue verso sud, leggermente a sinistra.
- Dopo aver superato l’alveo del rio Condotti si continua nella macchia mediterranea fino a raggiungere il bivio di località Moccio, dalla quale brevemente si raggiungerà la colla di Pra.
- Percorrere la via Frassati, indicata dal segno F. Questa via è più impegnativa, ma decisamente più appagante. Il tratto scende rapidamente tra le rocce, gli arbusti ed i pini, fino ad arrivare alla Colletta di Termi.
Dal bivio della Colletta si prosegue a nord, seguendo le indicazioni per una cava abbandonata ed Acquasanta. Dopo la cava si giunge ad un altro bivio, al quale bisogna proseguire a sinistra. Successivamente si torna a puntare di nuovo il sud, mantenendosi alla sinistra orografica del selvaggio rio Baiardetta. Il tracciato porterà infine ad Acquasanta.
Cartina dell'escursione.
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