Borobudur

Il tempio di Borobudur, situato a circa una quarantina di chilometri da Yogyakarta, domina tutto il paesaggio circostante. 

 È un luogo unico, il tempio buddista più grande del mondo. 

La sua storia ha dell’incredibile, e può essere paragonata alla scoperta di Pompei. 
Fu edificato nel IX secolo dalla dinastia Sailendra con l’ausilio di 10.000 schiavi che lavorarono ininterrottamente per 75 anni, ma durante una grande eruzione vulcanica venne completamente sepolto dai detriti, che fecero perdere le sue tracce e fecero nascere storie locali in cui si citava questo luogo ormai leggendario. Con la definitiva conversione all’Islam del paese, il tempio, reso ormai irriconoscibile dal fitto strato di vegetazione, fu dimenticato. 

Il complesso fu riscoperto nel 1814 grazie all’amore per l’archeologia di Sir Thomas Raffles, governatore inglese dell’isola di Giava, durante la guerra tra Olanda ed Inghilterra.
La squadra archeologica riportò alla luce una delle meraviglie più imponenti che l’uomo abbia mai costruito, avente una base quadrata con lato di 123 metri che si innalza per 35 metri su 10 livelli, costituito da 1.600.000 enormi blocchi di pietra lavica grigia, con più di 2600 bassorilievi e circa 500 statue a grandezza naturale del Buddha!!!

L’ascensione dei tre livelli del tempio rappresenta il cammino spirituale verso il Nirvana, ed una volta in cima la grande cupola è circondata da numerosi stupa forati, a forma di una campana, che al loro interno celano le statue di Buddha. La fatica della salita è ripagata dal paesaggio tropicale che si scorge nella lontananza, ed una volta scesi è possibile visitare il museo che spiega per filo e per segno la storia di questo tempio montagna ritrovato. 

Ha rappresentato anche una grande sfida fare delle foto alle campane senza turisti di passaggio: provateci!

Ps: Abbiamo letto che è possibile organizzare un’entrata al tempio di mattina presto per vederlo all’alba nel suo splendore, ancora chiuso, privo del continuo ed ingente afflusso turistico giornaliero. 

Prambanan

Dopo pranzo siamo andati a Prambanan, che si trova a circa un’ora e mezza di strada da Borobudur.

L’enorme complesso di templi induisti, il più grande di tutta l’Indonesia, fu costruito più o meno nella stessa epoca di quello di Borobudur. La zona principale è costituita da 3 templi slanciati di ragguardevole altezza, dedicati a Shiva (dio del tempo e della distruzione), Brahma (dio della creazione), e Visnù (dio della protezione). 
Scene del Ramayana, poema epico di origine indiana, sono raffigurate da bassorilievi finemente scolpiti.

L’area comprende altre centinaia di templi minori caduti in rovina dopo secoli di terremoti, a cui si giunge facendo una piacevole passeggiata con la possibilità di gustare qualche mango caduto dagli alberi (se potete evitate di farla in pieno giorno come purtroppo hanno fatto i sottoscritti, che hanno gustato si un mango buonissimo, ma caldo!). 

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